architettura di malga del grappa con balconi rossi e muro a sasso

Il legame secolare tra le malghe del Grappa e Toniolo Casearia.

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Toniolo Casearia

I valori di Toniolo Casearia non si fermano alla realtà aziendale. Sono profondamente legati al territorio, a quello che è stato, da cui deriviamo, e quello che sarà.

Da sempre, la nostra arte casearia abbraccia e dialoga coi territori da cui proveniamo. È una simbiosi, che continua da generazioni, tra territorio, animali e uomo.
Sono i territori del Monte Grappa e della Pedemontana Veneta le zone a cui ci ispiriamo da sempre.

Tutto inizia lì, nella Pedemontana Veneta, dalle aziende agricole con cui da sempre collaboriamo e che supportiamo. Tutti i giorni, infatti, avviene la raccolta del latte in quelle realtà dove, come una volta, la mucca, la sua salute e il suo benessere sono i protagonisti della vita e dell’organizzazione giornaliera.⁠

È sempre affascinante vedere come prende vita il Bastardo del Grappa: è una magia che si può ancora assaporare in ogni prodotto, come quelli che venivano realizzati nelle malghe, quelle realtà che da sempre proteggiamo.⁠
In quei luoghi, il latte appena munto veniva posto in vasche di rame, oggi sostituite con più moderne e igieniche vasche in acciaio. Veniva poi scremato lasciandolo riposare e togliendo lo spesso strato di materia grassa che affiorava in superficie al fine di sanificare il latte. ⁠
In seguito, ogni casaro aveva la sua ricetta, quei segreti ben custoditi che facevano la differenza pur all’interno di uno scenario simile.⁠


È grazie al lavoro costante ed ininterrotto dei malgari e al pascolo delle mucche se il Monte Grappa mantiene l’aspetto che lo contraddistingue. Sapevi che, secondo una legge della Serenissima, non sarebbe possibile aumentare l’estensione delle aree disboscate? La sopravvivenza dei pascoli è quindi legata al brucare delle mucche e alle cure dei malgari che evitano, costantemente, da anni, l’estensione delle aree boschive che renderebbero il territorio impraticabile e quindi disabitato. Ecco perchè ci teniamo a mantenere in vita questi baluardi delle montagne valorizzandoli, promuovendoli e offrendo loro tutto il nostro sostegno

La vita delle Malghe sul Monte Grappa è intrecciata a un delicato ecosistema che da sempre cerca di mantenere il suo equilibrio e che non potrebbe sopravvivere senza la simbiosi che si instaura quotidianamente tra uomo, animali e natura

È sempre affascinante il momento in cui inizia a prendere volto ogni singola forma di formaggio, quando la cagliata viene divisa in porzioni di adeguata grandezza, adagiata in canestri forati e avvolta dall’abbraccio delle tele di mussola di cotone che favoriscono lo spurgo del siero

Nell’architettura di una malga nulla è lasciato al fatto estetico e ogni edificio, ogni stanza, assume una funzione ben specifica. ⁠
Tradizionalmente, il viaggio per la produzione del formaggio, aveva tre tappe importanti: partiva dal “cason dell’aria”, il locale ventilato in cui il latte della mungitura serale veniva posto in vasche di affioramento fino al mattino successivo. Procedeva nel “cason del fogo”, dove la forma si lasciava riposare dopo la lavorazione e nel “casarin” il viaggio giungeva al termine. La forma si prendeva un attimo di riposo, veniva lasciata stagionare, rivoltata e trattata frequentemente dalle sapienti mani dell’uomo

Non solo le ricette e i segreti ben custoditi che si tramandano da generazioni ci distinguono, ma anche l’impegno e l’amore che quotidianamente riponiamo in tutto quello che facciamo per assicurare l’unicità e autenticità delle nostre creazioni. La passione per l’arte casearia è, da sempre, il nostro ingrediente segreto.

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